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In Abruzzo, tra i monti Marsicani, a 922 metri sul livello del mare, c’è un lago che, quando lo si ammira da precisi punti panoramici, ha la forma di un cuore. È il lago di Scanno, un lago naturale che si è formato probabilmente alla fine dell’ultima era glaciale in seguito a un’enorme frana del monte Genzana, che ha bloccato il corso del fiume Tasso, che a sua volta ha poi inondato la vallata. Le sue acque raggiungono una profondità massima di 32 metri e sono balneabili. Sono di un bel verde smeraldo: il colore è dovuto alle alghe, ma anche alla vegetazione che ricopre i monti circostanti e che si rispecchia nel lago. Da qui si può raggiungere il paesino, da cui il lago prende il nome. Ne vale sicuramente la pena perché Scanno, arroccato su uno sperone di roccia, è tra i borghi più belli d’Italia. È tutto un saliscendi e un perdersi tra stradine e piazzette, su cui si affacciano case in pietra con balconi fioriti e botteghe artigianali, soprattutto orafe. Gli scorci suggestivi e la gente del posto hanno affascinato da sempre fotografi e artisti, non solo italiani. Per questo, Scanno è nota come la “città dei fotografi”.