Negli anni Novanta un famoso spot della birra Peroni recitava: “Una bionda per la vita”. all’epocadamalsAll’epoca la Peroni era una delle poche birre italiane. Oggi il mercato è molto cambiato: le l’etichettaMarkeetichette italiane sono circa 7.000 (dati 2018 di AssoBirra (Associazione dei birrai e dei maltatori)Verband der Bierbrauer und MälzerAssoBirra), 850 nate negli ultimi anni. Molti il birrificioBrauereibirrifici sono artigianaleauf handwerklicher Ebeneartigianali e producono solo a livello regionale; altri puntano sull’innovazione e propongono birre con il sentoreAromasentori di la nocciolaHaselnussnocciola, cacao e caramello, oppure birre fermentarevergärenfermentate con le la mela cotognaQuittemele cotogne. Un altro fenomeno recente sono i brewpub, ovvero i locali vicini ai birrifici che servono solo la birra prodotta sul posto.
Nel 2017 sono stati prodotti 15.600.000 l’ettolitroHektoliterettolitri di birra e il consumo mediodurchschnittlichmedio pro capitepro Kopfpro capite è stato di 31,8 litri. Un record assoluto per l’Italia! Significa che gli italiani producono e bevono più birra che in passato. Certo, siamo ancora lontani dai livelli della Germania, dove il consumo pro capite è di circa 105 litri e la produzione di 8,1 miliardi di litri all’anno, pari adas entsprichtpari al 20% della produzione totale dell’Unione europea.
Ecco i dati della birra italiana:
15.600.000
ettolitri di birra prodotti nel 2017 (8,1 miliardi di litri in Germania)
31,8 litri
è il consumo medio pro capite (105 litri in Germania)
7.000
etichette italiane
3 mila
posti di lavoro
75.000
tonnellate: la produzione di malto nel 2017
2,7
milioni di ettolitri: la birra esportata nel 2017
850
microbirrifici nati negli ultimi anni
I marchi storici
Peroni: 1848, Brescia
Forst: 1857, Merano
Moretti: 1859, Udine
Dreher: 1865, Trieste
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