“Sembra di essere a Firenze!” È stato questo il mio primo pensiero, appena arrivato a Pistoia: la stessa eleganza austeroschlichtaustera, la stessa bellezza armonica, solo in dimensioni più contenutomäßigcontenute e, soprattutto, con meno turisti. Non a caso si parla spesso di Pistoia come di una sorella minore del capoluogo toscano. Questa località splendida, Capitale della cultura italiana nel 2017, ha la la fortunaGlückfortuna/la sfortunaPech, Unglücksfortuna di esser circondareumgebencircondata da città che tendono a rubare la scenadie Schau stehlenrubarle la scena: Siena, Pisa, Lucca e Firenze, così vicina che con il suo Cupolone le fa quasi letteralmente l’ombraSchattenombra.
Souvenir
Ai il golosoNaschkatzegolosi consigliamo i il confettogezuckerte Mandelconfetti e il panforte glacè al cioccolato dell’antica Confetteria Corsini, fondata nel 1918. Su appuntamento si può assistere anche alla produzione. Piazza San Francesco 42, +39 0573 20138.
I vicoli del centro: un cuore medievale
Anche qui, sono il il RinascimentoRenaissanceRinascimento e l'Età comunaleEpoche der Kommunenl’Età comunale ad aver forgiareformen, schmiedenforgiato il paesaggio urbano. Il centro è pieno di vicoli dove un tempo dovevano fiorire attività artigianaleHandwerks-artigianali e commercialeHandels-commerciali, come ricordano le vie “degli l'orafoGoldschmiedorafi” o “dei il fabbroSchmiedfabbri”. Non mancano nomi più curiosi, che richiamano la stagione comunale e le sue la lottaKampflotte fra la fazioneGruppefazioni, come la via “del Can Bianco”, intitolata al cane che aveva abbaiarebellenabbaiato tanto da svegliare i cittadini della Contrada dei Cancellieri, salvandoli dall’attacco di una fazione nemica. Che dire poi dell’improbabileungewöhnlichimprobabile Via Abbi pazienza?per libera associazionefrei assoziierend Per libera associazione, il mio pensiero corre subito a Catilina, che a Pistoia caderefallencadde nel 62 a.C., e al famoso “Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?” con cui Cicerone inizia l'orazione f.Redel’orazione che denunciava la la congiuraVerschwörungcongiura orditoangezetteltordita dal politico romano (la frase significa “Fino a quando dunque, Catilina, abusaremissbrauchenabuserai della nostra pazienza?”, ma su un muro vicino un il buontemponeSpaßvogelbuontempone ha proposto il più libero “O Catilina, quando ce lo renderezurückgebenrendi codestodiesercodesto tandem, abbi pazienza?”). Scopro comunque che le interpretazioni accreditatobestätigtaccreditate dalla gente del posto sono varie, riportano a uno lo scontroAuseinandersetzungscontro di epoca medievalemittelalterlichmedievale e leggono il nome della via come invito rivolto a un nemico, a un amico o a se stessi.
Menu tipico
Primi
Il il carceratoSuppe mit geschmorten Kalbsinnereiencarcerato.
Maccheroni all’anatra.
Secondi
lo zimino di lampredottoin Gemüse geschmorte KuttelnZimino di lampredotto.
Contorni
Fagioli di Sorana al fiasco.
il fagiolino serpenteSpargelbohneFagiolini serpenti.
Formaggi
Pecorino e miele di castagno della montagna pistoiese.
Dolci
la cialdaWaffelCialde di Montecatini.
il brigidino di LamporecchioAniswaffelBrigidini di Lamporecchio.
il castagnaccioknuspriger Fladen aus KastanienmehlCastagnaccio.
Piazza del Duomo: una delle più belle d'Italia
Poco più oltre si apre una generosa piazza delimitatobegrenztdelimitata da palazzi imponenti, dai ritmi armonici scanditounterteiltscanditi da lo stipiteTür-/Fensterpfostenstipiti in la pietra serenaPietra Serena, grauer Sandsteinpietra serena. È Piazza del Duomo, una delle più belle d’Italia. Oltre al notevolissimo Battistero trecentescoaus dem 14. Jh.trecentesco, ospitarehier: sich dort befindenospita fra l’altro la splendida Cattedrale di San Zeno, ricostruita all’inizio del XII secolo. La prima la menzioneErwähnungmenzione ufficiale è del 923, ma in quanto la sede vescovileBischofssitzsede vescovile, Pistoia doveva avere una cattedrale fin dal V secolo. La sua bella facciata in stile pisano, con l'arcata ciecaBlendbogenarcate cieche e la bicromiaZweifarbigkeit, Bichromiebicromia di marmi chiari e scuri, è caratterizzata dalla la lunettaLünettelunetta del il porticoBogengangportico aggiunto fra il XIV e XV secolo, con la Madonna col Bambino e Angeli in terracotta invetriatoglasiert, verglastinvetriata di Andrea della Robbia, un vero capolavoro. L'interno della chiesa ospita opere preziose come l’altare di San Jacopo, cui ha lavorato fra gli altri il giovane Brunelleschi, da orafo qual era prima di dedicarsisich widmendedicarsi all’architettura e rivoluzionarla. a propositoübrigensA proposito, se salite sul duecentesco campanile di fianco alla Cattedrale, godrete di una meravigliosa vista sulla città e sulla campagna circostanteumliegendcircostante. La cupola dalle forme familiaregeläufigfamiliari che vedrete sormontareüberragensormontare la Basilica della Madonna dell’Umiltà è opera di Giorgio Vasari, che si è evidentemente ispirato alla cupola di Santa Maria del Fiore di Filippo Brunelleschi.
Da non perdere anche Piazza della Sala, cuore pulsante della città, di giorno per il mercato, di sera per i tanti locali e ristoranti. È qui che i pistoiesi si ritrovano.
Eventi
Festival Internazionale Pistoia Blues: Dal 1980 il prestigioso festival porta in città artisti di calibro internazionale come B.B. King, Frank Zappa e David Bowie.
Giostra dell'Orso: La la gara equestreReitturniergara equestre risale al XIII secolo e vede scontrarsi 12 cavalieri che si contendono la conquista del palio. Ogni anno il 25 luglio.
Un altro parco in città: Manifestazione che trasforma la città in un grande giardino con tanto di il pratoWieseprato vero e labirinti di piante e fiori.
Dove la natura conta: la città verde
notarebemerkenNoterete anche un’impressionante quantità di verde. Pistoia è infatti uno dei maggiori centri europei di il vivaismoZierpflanzenbauvivaismo ornamentale e copre circa un quarto della produzione italiana. favoritobegünstigtFavorito dal microclima e dal il terrenoBodenterreno fertilissimosehr fruchtbarfertilissimo, il vivaismo, oltre che essere la principale l'attività economicahier: Wirtschaftszweigattività economica della città, ha una lunga tradizione, che affondare le radici inwurzeln inaffonda le radici nell’attenzione ai giardini della famiglia Medici, che è stata essenziale per l'iscrizione f.Eintragung, hier: Aufnahmel’iscrizione di Ville e Parchi medicei nel Patrimonio dell’umanità UnescoUnesco-WeltkulturerbePatrimonio dell’umanità Unesco nel 2013. Pistoia è definita dunque “Città delle piante” ed è uno dei pochi centri italiani con aree agricololandwirtschaftlichagricole ai margini diam Randeai margini della città storica. Una scelta consapevolebewusstconsapevole, che anche recentemente ha visto il il recuperohier: Renaturierungrecupero di vaste aree (oltre cinque ettari negli ultimi tre anni), sottrattoentzogensottratte alla la cementificazioneZubetonierencementificazione e destinate a terreno agricolo o verde privato. Proprio questo sapientegekonntsapiente utilizzo del il suoloBodensuolo è un elemento fondamentale nel progetto che ha reso Pistoia “Capitale italiana della Cultura 2017”, modello di città media europea che promuoverefördernpromuove la cultura come strumento di la crescitaWachstumcrescita sostenibilenachhaltigsostenibile. Il titolo se lo sono proprio meritareverdienenmeritato, i pistoiesi. Anche qui, come in tante città d’arte, la bellezza è onnipresenteallgegenwärtigonnipresente e gli l'affare m.Geschäftaffari giraredrehen, hier: laufengirano veloci. Eppure non si vedono spuntare come funghiwie Pilze aus dem Boden schießenspuntare come funghi catene internazionali di caffetterie, né invadereeinfallen, hier: überfluteninvadere le strade da folle oceanicoungehäuerlichoceaniche di turisti; si respira invece un’atmosfera tranquilla e autentica… da “Piccola bella Italia”.
Curiosità
Lo sapevate che tanti musicisti, dai Rolling Stones a Jovanotti, usano solo i piatti musicali che la UFIP produce a Pistoia portando avanti la tradizione dal 1700?
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