Anna lo chiama “il malhier: Heimwehmal di Puglia”: è la la nostalgiaSehnsuchtnostalgia che ti prende quando sei lontano dalla la brezza del mareMeeresbrisebrezza del mare, dagli l'ulivoOlivenbaumulivi centenariojahrhundertealtcentenari, dai colori abbaglianteschillerndabbaglianti di questa terra assolatosonnigassolata. Per anni, Anna ha creduto di esserne immune. “Ricordo una sera in Germania, eravamo tre amiche italiane: Chi ha voglia di tornare?, ha chiesto una. Io mai!, ho risposto con la fermezzaNachdruckfermezza. Qui ho mettere radiciWurzeln schlagenmesso radici, non mi sposterei per nulla al mondo”. Ma la nostalgia è un sentimento paziente, che ti avviluppareumhüllenavviluppa un po’ alla volta, senza dare nell'occhioauffallendare nell’occhio, e poi affiorarean die Oberfläche kommenaffiora con prepotenza. “Alla fine mi è stato chiaro: volevo tornare alle mie radici, riconnettermi alla bellezza che ho conosciuto sin dall’infanzia”.
E così eccola qui, Anna, dopo oltre 20 anni in Germania, di nuovo nella sua Ostuni, la città bianca della Valle d’Itria, il territorioGebietterritorio storico di la pastoriziaWeidewirtschaftpastorizia e agricoltura che ha saputo riconvertire i celebri il trulloRundbau aus Trockenmauerwerk mit kegelförmigem Dachtrulli e le la masseriatraditioneller apulischer Gutshof, heute oft als stilvolles Landhotel genutztmasserie in scenografici luoghi di accoglienza turistica. Da quando è tornata, Anna si occupa proprio di questo.“Ho iniziato con la la ristrutturazioneSanierungristrutturazione del trullo di nonno Pistone”, mi dice. “Poi sono passata alla lamia”, l’antico il ricoveroUnterschlupfricovero contadino caratterizzato da muri a secco, che oggi è parte della struttura ricettiva. Dove un tempo c’era la la vignaWeinbergvigna, dal 2024 c’è una piscina, circondata da ulivi, il mandorloMandelbaummandorli e il ficoFeigenbaumfichi. “Per me non c’è punto più magico”, racconta Anna. “Pensa che quando sono qui, mi spariscono persino i dolori!”.
Al servizio dei viaggiatori
L’entusiasmo di Anna è coinvolgentemitreißendcoinvolgente, e lei ha deciso di metterlo al servizio di chi viene a visitare questi luoghi. Si è formata per diventare l'operatrice (f.) turisticaTourismusfachkraftoperatrice turistica certificata, nonché ambassador di Green Destinations, l’associazione internazionale che si occupa di turismo sostenibilenachhaltigsostenibile. Con la sua attività Ask-Anna accoglie turisti da tutto il mondo e cerca di indirizzarli a esperienze significative, “lontane dalle attrazioni inflazionate sui social e dai luoghi prendere d'assaltobelagernpresi d’assalto dai flussi estivi”. Negli ultimi 20 anni, infatti, la Puglia ha conosciuto uno sviluppo turistico straordinario, che ha portato però con sé i il disagioUnannehmlichkeitdisagi tipici del sovraffollamento. “In estate, io consiglio, ad esempio, di scoprire il centro di Ostuni nel pomeriggio, quando la maggior parte della gente riposa per via del troppo caldo o è al mare. A quell’ora, i Gassevicoli bianchi sono avvolti dal silenzio, ombreggiatoschattigombreggiati, e il loro tipico il saliscendiAuf und Absaliscendi ha un effetto quasi meditativo”, mi spiega Anna. “Poi, invece che mangiare nella città vecchia al classico locale visto su Instagram, li indirizzareführenindirizzo fuori dalle le mura pl.Stadtmauermura, in un posto speciale che si chiama Orto giardino. È aperto solo in estate e prepara aperitivi e specialità tradizionali con i prodotti che crescono nell’l'ortoGemüsegartenorto. Immagina di essere in un posto curato, immerso nel verde, e di assaporare una Auberginenauflaufparmigiana di melanzane
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