Tutto intorno blu, nei giardini il guizzoLeuchtenguizzi di giallo e d’arancione, sui muri delle case la leggerezza allegra dei colori pastello. Quando si sbarcarean Land gehensbarca, i primi a essere sollecitareanregensollecitati sono i SinnSinnsensi: la piccola e lucente isola di Procida inebriareberauscheninebria lo lo sguardoBlicksguardo, mentre la sua pace già calma la la menteGeistmente. Più selvaggia di Ischia e Capri, le sorelle maggiori e più mondane che si intravedono poco lontano, Procida sembra racchiudere in séin sich bergenracchiudere in sé l’idea stessa di Mediterraneo, con le sue numerose l'insenaturaBuchtinsenature e la forma sottile e irregolare.
Colorata e selvaggia, Procida racchiude in sé l'idea stessa di Mediterraneo.
Pochi ristoranti, appartamenti e residence, qualche albergo, ma in compenso tante spiagge, la barcaBootbarche e abitanti di gran carattere: ospitalegastfreundlichospitali, certo, ma anche gelosoeifersüchtiggelosi dell’atmosfera che da secoli distingue l’isola. La pace di Procida è proverbialesprichwörtlichproverbiale: sole e mare, pesce e giardini, verde e barche. Sì, ci sono anche i il motorinoMofamotorini, tra i il vicoloGassevicoli e il porto, ma in spiaggia e negli l'ortoGartenorti regna un silenzio d’altri tempi. “Bastano pochi vestiti, qualche il costumeBadeanzugcostume” ed ecco ritrovate l’ispirazione e la calma, racconta Anto Molvetti, napoletana che da anni trascorre a Procida tutta l’estate.
Il segreto di Procida
Il silenzio dell’isola attrarreanziehenattrae da sempre e continua a sedurreverführensedurre artisti, intellettuali, pittori e musicisti. Alberto Moravia ed Elsa Morante soggiornareverweilen, sich aufhaltensoggiornavano all’Albergo Eldorado. Anche Vasco Pratolini, la famiglia Scarpetta e quella di Eduardo De Filippo erano di casa e, in tempi più recenti, si è innamorato di Procida anche lo scrittore Alessandro Baricco, che lontano da tutto ha scritto proprio qui un libro sulla cultura digitale come The Game (Einaudi, 2018). Qual è il segreto del fascino di quest’isola? Forse, ha osservato Baricco, il fatto che “Procida è dei il procidanoEinheimischer (von Procida)procidani”, al contrario di altre isole italiane: “È un’isola autentica, dove sentirsi stranierosich als Fremder fühlenti senti sempre un po’ sentirsi stranierosich als Fremder fühlenstraniero”. È vero, chi non è del posto è chiamato da sempre furastiero e i furastieri vengono immancabilmente irretireumgarnenirretiti da una strana magia. Succede che quando ci sei, nonostante si estenda per soli 4 chilometri quadrati, Procida diventa tutto il mondo.
Succede che quando ci sei, nonostante si estenda
per soli 4 chilometri quadrati, Procida diventa tutto il mondo.
È così per Arturo, il il protagonistaTitelfigurprotagonista del romanzo di Elsa Morante vincitore del Premio Strega nel 1957, che non finisce mai di scoprire gli angoli di questa terra incantata: “La mia isola ha straducce solitarie chiuse tra i muri pl.Gemäuermuri antichi, oltre i quali si estendono il fruttetoObstgartenfrutteti e il vignetoWeinbergvigneti che sembrano giardini imperiali”, scrive Morante dando voce ad Arturo. L'Isola di Arturodt. Titel: Arturos InselL’isola di Arturo è il romanzo simbolo dell’isola, ma il cinema non è certo rimasto insensibile alle sue atmosfere e alle sue spiagge. Nel film Il postinodt. Titel: Der PostmannIl postino (1994) l’ultima l'interpretazione f.Rolleinterpretazione di Massimo Troisi, appare la spiaggia del Pozzo vecchio, a nord dell’isola, diventata ormai la “spiaggia del Postino”. Per questo suo speciale ruolo nel cuore di artisti e intellettuali, Procida è stata giustamente proclamata Capitale della CulturaKulturhauptstadtCapitale italiana Capitale della CulturaKulturhauptstadtdella Cultura 2022.
Procida entdecken in der Adesso-Ausgabe 8/22!
Neugierig auf mehr?
Dann nutzen Sie die Möglichkeit und stellen Sie sich Ihr optimales Abo ganz nach Ihren Wünschen zusammen.