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    Il mio Alto Adige

    MEDIO
    Adesso 14/2021
    Merano
    © moreimages/Shutterstock.com
    Von Isabella Bernardin

    Quando si nomina l’Alto Adige vengono subito in mente le Dolomiti e le celeberrime le Tre cime pl.Drei ZinnenTre cime di Lavaredo, le vette più famose dell’arco alpino, in la Val PusteriaPustertalVal Pusteria. I più le ammirano, di solito, dal basso. Se però avete una buona preparazione e siete alla ricerca di luoghi meno battutohier: frequentiertbattuti, vale la pena di cambiare prospettiva. Seguendo, per esempio, il il sentieroPfadsentiero che parte dalla chiesetta alle spallehinteralle spalle del rifugio Locatelli, arriverete a una serie di grotte, scavareausgrabenscavate dagli austriaci durante la prima guerra mondiale. Da qui la la vistaAussichtvista sulle Tre cime è spettacolare! Spesso in Alto Adige è proprio così: basta abbandonare le località più note per scoprire che c’è ancora molto da esplorare. La bellezza meno conosciuta è a portata di manozum Greifen nahea portata di mano, basta sapere dove cercarla. Per questo abbiamo chiesto a tre altoatesini, di nascita o per elezioneaus eigener Wahlper elezione, di raccontarci il loro Alto Adige. Seguiteci in questo viaggio in compagnia di Gert, Monica e Martin, tra Merano, BressanoneBrixenBressanone e VipitenoSterzingVipiteno.

    Merano, Heimat per sempre

    Anche nei i dintorni pl.Umgebungdintorni di Merano, una fra le località altoatesine più amate dai turisti, si nascondono angoli di pace. Parola di Gert Pichler, che qui è nato e cresciuto prima di andarsene, oltre 30 anni fa, alla scoperta del mondo. Il suo è però anche un continuo tornare, “almeno tre volte all’anno, per trovare la famiglia che vive ancora qui” e per godersi la bellezza del territorio con lo sguardo apertomit offenen Augencon lo sguardo aperto di chi ha visto altri luoghi e sa bene a cosa dare valore. Tanto più che, con il collega Walter Laimer, ha fondato Nostalgic (www.nostalgic.de), un’agenzia che offre il sogno della dolce vita: viaggi a bordo di auto d'epocaOldtimerd’epoca nelle località più belle d’Italia e d’Europa. “Credo di avere la fortuna  di possedere tre visioni della mia terra”, spiega Gert. “Qui ho le mie la radiceWurzelradici, sono consapevole della storia e dell’l'animaWesenanima della zona, ma possiedo anche lo spirito del viaggiatore”. “Il mio posto del cuore?” sorride Gert. “Se te lo dico, non sarà più tanto segreto!” Alla fine cede: “C’è una la vallataTalvallata che ha resistito al boom turistico: è la Val Venosta”, che da Merano arriva fino al il Passo ResiaReschenpassPasso Resia, dove nasce il fiume l'AdigeEtschAdige. “È una sorta di la cenerentolaAschenputtelcenerentola dell’Alto Adige. Per fortuna!” scherza Gert. È conosciuta come il più grande fornitore di la mela biologicaBio-Apfelmele biologiche d’Europa, ma “a renderla speciale è il Monte Sole, con un clima e una vegetazione unici nel panorama alpino, perché tipici delle la steppaSteppesteppe asiatiche. L’effetto è incredibile: al posto dei consuetoüblichconsueti il bosco di abetiTannenwaldboschi di abeti, qui il paesaggio è brullokahlbrullo, arcaicourzeitlicharcaico, soleggiato per 300 giorni l’anno”. Non mancano i sentieri per  scoprirlo, uno più suggestivo dell’altro, come quello, facile facile, che parte dal paese di Lasa e arriva in circa due ore e mezzo al paese di Tanas, con un panorama mozzafiatoatemberaubenmozzafiato su la cava di marmoMarmorbruchcave di marmo e vette del gruppo dell’Ortles (sentiero n°19, 23, 25a). Per i più allenati, l’Alta via di Merano è un’esperienza imperdibile: 5-8 giorni di cammino  all’interno del Parco naturale il Gruppo di TessaTexelgruppeGruppo di Tessa, con vista sulla valle e sulle cime del il CatinaccioRosengartenCatinaccio. “E dopo aver camminato, ti fermi in un il masoBergbauernhofmaso, conosci gli agricoltori di  montagna e i il pastoreHirtpastori, mangi quello che producono: un l'agnelloLammagnello appena arrostito, una fetta di torta di il grano saracenoBuchweizengrano saraceno, una rarità per l’Alto Adige, ma che qui ha trovato terreno favorevole. Poi ti rimetti in cammino. Procedi sul monte a novembre, sotto  il sole, ti togli la maglietta e ti sembra di essere in paradiso!”

    GEHEIMTIPPS: MERANO, VAL VENOSTA E MONTE SOLE

    Monte Sole di Lasa
    Sentiero n° 19, 23, 25a, da Lasa a Tanas, 6,407 km, 2,10 ore circa, facile.

    Alta via di Merano
    Sentiero n° 24, risalita con la funivia [Seilbahn] Texel in località Parcines, anello [Rundweg] di oltre 80 km, durata: da 5 a 8 giorni, medio-difficile.

    Jausenstation Galmein
    Sonnenberg 41
    39025 Naturns
    +39 0473668117
    Berggasthof Eishof
    Pfossental im Schnalstal
    www.eishof.com

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