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Secondo una recente indagine archeologica, firmata dal direttore del parco archeologico di Ercolano Francesco Sirano, il reperto numero 26, corrisponderebbe al corpo di un ufficiale della flotta romana arrivato a Ercolano per soccorrere la popolazione dopo l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato con alcuni resti dell’armatura e con accanto un gruzzolo di monete, in tutto 12 denari d’argento e due d’oro, una somma che all’epoca corrispondeva allo stipendio mensile di un pretoriano,
cioè di quei soldati predisposti alla protezione dell’imperatore. L’ipotesi dunque è che potrebbe trattarsi di un membro della flotta arrivata per i soccorsi, ma che la furia del vulcano aveva ucciso in pochi secondi.