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Parliamo adesso di un personaggio che ha cambiato e migliorato la vita degli studenti di tutto il mondo: Maria Montessori. Il suo metodo di insegnamento ha rivoluzionato le scuole, ma non è il solo contributo italiano in questo ambito. Anche la scuola di Reggio, ad esempio, è riconosciuta a livello internazionale. Ascoltiamo un brano in proposito.
Sono trascorsi 150 anni dalla nascita di Maria Montessori, la figura che più di ogni altra ha rivoluzionato la la pedagogiaPädagogikpedagogia del nostro secolo, raccogliereeinheimsen, erhaltenraccogliendo l'adesione f.Haftung, hier: Zustimmungadesioni e il riconoscimentoAnerkennungriconoscimenti in tutto il mondo. L’Italia celebra la grande pedagogista di Chiaravalle con un importante congresso di respiro internazionalevon internationaler Tragweitedi respiro internazionale, previsto in ottobre a Roma, oltre che con seminari, il laboratorioWorkshoplaboratori e incontri organizzati per il pubblico più eterogeneoheterogeneterogeneo. Le “scuole Montessori” sono in Inghilterra circa 1.000, in Germania 1.100, nei Paesi Bassi – dove gli l'erede m./f.Erbe, Erbineredi di Montessori dirigereleitendirigono la Association Montessori Internationale – rappresentarebilden, darstellenrappresentano un terzo dell’intero sistema scolastico e negli Stati Uniti sono 4.500, per un totale di oltre 20.000 istituti certificati nel mondo. In Italia, invece, tra la scuola primariaGrundschulescuole per l’infanzia e la scuola primariaGrundschuleprimarie, pubbliche o paritariogleichgestelltparitarie, sono meno di 200.
Viene spontaneo chiedersi come mai, proprio nella patria della la scienziataWissenschaftlerinscienziata, il cosiddetto “metodo Montessori” trovi relativamente scarsowenig, geringscarso il riscontroResonanzriscontro.
A venirci in aiuto è l’Opera nazionale Montessori di Roma, l’l'ente m.Einrichtungente che si occupa della la formazioneAusbildungformazione dei docenti montessoriani e della la salvaguardiaWahrung, Schutzsalvaguardia e la diffusioneVerbreitungdiffusione degli studi di Maria Montessori. “La grande differenza tra l’Italia e l’estero risiedereliegenrisiede nella tipologia degli istituti Montessori”, spiega Maura Pellegrini Rhao. “Qui da noi sono per lo più pubblici, e dunque gratuitokostenlosgratuiti, e questo per una la volontàWillevolontà precisa, in linea conim Einklang mitin linea con l’l'improntaPrägung, Spurimpronta lasciata da Montessori, che pensava a una scuola per tutti, soprattutto per i più il bisognosoBedürftigerbisognosi. L’Opera impiegareeinsetzenimpiega quindi le proprie risorse principalmentehauptsächlichprincipalmente nella collaborazione con il il ministero dell'IstruzioneBildungsministeriumministero dell’Istruzione, nella formazione dei docenti pubblici, nel processo di l'allestimentoAusstattung, Einrichtungallestimento e preparazione degli spazi e dei materiali…”. Un percorso che spesso scontrarsikollidierensi scontra con i tempi e i modi della burocrazia italiana e che presupporrevoraussetzenpresuppone un l'impegnoEngagementimpegno sostanziosobeträchtlichsostanzioso da parte degli insegnanti, visto che la formazione montessoriana non è al momento inserireaufnehmen, einfügeninserita negli studi ministeriali, ma si sommarehinzukommensomma a un l'iter m.Prozess, Verfahreniter già complesso. “Gli insegnanti devono pianificareeinplanenpianificare ulteriori 500/550 ore di formazione, circa due anni, per ottenere la certificazione Onm. Ed è un percorso faticosomühsam, ermüdendfaticoso, perché devono essere pronti a destrutturarsisich selbst neu definierendestrutturarsi”. Acquisire il metodo Montessori significa infatti interiorizzareverinnerlicheninteriorizzare nuove strutture di la valutazioneBeurteilungvalutazione e la gestioneLeitung, Führunggestione della classe e aprirsi a una nuova visione del bambino. “Le lezioni non sono frontali, come nella scuola classica. I bambini sceglierewählenscelgono a quale delle attività preparate dall’insegnante partecipareteilnehmenpartecipare, le classi sono aperte e si utilizzareverwendenutilizzano materiali didattici diversi da quelli tradizionali…”. Per tutti questi motivi, al momento “in Italia non ci sono abbastanza insegnanti certificati” ed esistono più che altro classi o sezioni Montessori inserite nel sistema pubblico, piuttosto che scuole interoganzintere, come all’estero, dove sono comunque private.
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