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    Plus-Hörverständnis 01/2020 - Il prosciutto di Parma

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    Il prosciutto di Parma non contiene conservanti né additivi, ma solo carne di maiale e sale. A questi due ingredienti si aggiungono l’abilità dei salatori e l’aria asciutta delle colline parmensi. Il termine “prosciutto” deriva dal latino perexsuctum, che significa “prosciugato”: la stagionatura infatti, fa perdere alla carne molta acqua facendola in questo modo asciugare. Tra le prime fonti che attestano la produzione del prosciutto di Parma ricordiamo l’opera De re rustica di Marco Porcio Catone, che nel II secolo a.C. ne descrive la tecnica di lavorazione, sostanzialmente identica a quella attuale. Nel 1963 è stato costituito il Consorzio del prosciutto di Parma, che ha il compito di vigilare sulla sua lavorazione, e nel 1996 la Comunità Europea ha conferito al prosciutto di Parma il riconoscimento DOP (denominazione di origine protetta).