Perché l’abbiamo scelta?
Non capitarepassierencapita tutti i giorni di visitare una città che è entrata nell’elenco del Patrimonio dell’umanità Unesco per ben due volte: la prima nel 1994, per l’l'unicitàEinzigartigkeitunicità legata all’opera dell’architetto Andrea Palladio, e la seconda nel 1996, come tappa del circuito di ville palladiane sparse per il Veneto. E non poteva essere altrimentiandersaltrimenti, considerato chewenn man berücksichtigt, dassconsiderato che, su 24 ville, ben 16 si trovano a Vicenza e provincia. D’altra parte, basta girare un po’ nelle piazze e stradine di Vicenza per accorgersibemerkenaccorgersi subito della la tracciaSpurtraccia profonda lasciata da Andrea Palladio. È qui che l’architetto ha dato il meglio di sé, realizzando le sue opere più belle, quelle che poi sono divenute modello di tante altre costruzioni sparso per il mondoauf der ganzen Welt (verstreut)sparse per il mondo: Palazzo Chiericati, la Loggia del Capitanio, Palazzo Pojana, Palazzo Schio, ville come La Rotonda o Villa Thiene. I progetti di Palladio sono davvero tantissimi, ma su tutti spiccareherausragenspicca la Basilica Palladiana, simbolo della città e riconoscibile anche a distanza per la forma della sua cupola ligneoHolzlignea, a carena di navein Form eines Schiffskielsa carena di nave rovesciatoumgekipptrovesciata, e per il colore verde delle la lastraPlattelastre di il piomboBleipiombo che la rivestireverkleidenrivestono. Partendo da un edificio già esistente, il Palazzo della Ragione, Palladio riprogettareneugestaltenriprogettò gli spazi e aggiunse due l'ordine m.Reiheordini di logge sovrappostoübereinanderliegendsovrapposte con moduli a la serlianaVenezianisches Fenster, Serlianaserliane, elementi architettonici formati da un l'arco a tutto sestoRundbogenarco a tutto sesto compreso fra due aperture rettangolari delimitatobegrenztdelimitate da colonne. Il risultato è sorprendente: “Non è possibile descrivere l’impressione che fa la Basilica di Palladio...”. Ebbene sì, anche Goethe, di fronte a questo splendido edificio, rimanere a corto di parolesprachlos seinrimase per una volta rimanere a corto di parolesprachlos seina corto di parole. Se visitate la Basilica, non dimenticate di salire lo lo scalone di marmogroße Marmortreppescalone di marmo e di raggiungere il terrazzo. Potrete bere un buon caffè seduti a un tavolino del bar e intanto ammirare i tetti della città. Alla sinistra della Basilica sorgeresich befindensorge uno degli edifici più alti di Vicenza, la torre Bissara (82 metri), risalente al XII secolo. Se poi volete farvi un’idea completa delle opere di Palladio presenti a Vicenza e scoprire qualcosa in più sull’artista, è il caso di visitare il Palladio Museum, all’interno di Palazzo Barbarano, dove troverete i modellini delle sue creazioni, informazioni sulla vita e vari il ritrattoPorträtritratti dell’artista (www.palladiomuseum.org).
Vista dall’alto
Il punto panoramico per eccellenza è il Monte Berico, dove si trova il il santuarioWallfahrtskirchesantuario della Madonna di Monte Berico, costruito intorno alla metà del 1400 nel punto in cui, secondo la tradizione, la Madonna era apparireerscheinenapparsa per ben due volte. Per raggiungerlo si può partire a piedi dal centro di Vicenza, superarehier: passierensuperando l’Arco delle Scalette e salendo i 192 il gradinoStufegradini che un tempo rappresentavano l’unica via di accesso. I più pigri possono arrivarci direttamente in macchina. Dal piazzale antistantevorantistante il santuario il panorama è mozzafiatoatemberaubendmozzafiato e nelle giornate limpide lo sguardo arriva addirittura fino alle Prealpi Venete. Un secondo punto panoramico che vale davvero la pena di visitare è il Torrione di Piazza Castello, oggi usato come spazio espositivo. Attenzione però, perché la salita è impegnativoanstrengendimpegnativa ed è sconsigliatonicht empfohlensconsigliata a chi soffre di patologie cardiache o di la vertigineSchwindelgefühlvertigini. Il Torrione, inoltre, non è aperto tutti i giorni, dunque è sempre meglio consultarenachschauenconsultare il sito ufficiale (www.fondazionecoppola.org).
Il nostro consiglio
Dopo aver visitato la città e fatto un po’ di shopping, sedetevi all’aperto, sotto un ombrellone, e bevete uno Spritz in una piazza del centro. Piazza dei Signori, Piazza delle Erbe, Piazza delle Biade o Piazzetta Palladio formano un il quadrilateroViereck, Viertelquadrilatero attorno alla Basilica Palladiana. Osservate lo lo strusciotypisch italienisches Flanierenstruscio della gente del posto, che si incontra qui per bere uno Spritz e fare due chiacchiere. Non c’è niente di meglio per sentirsi un vero vicentino!
Vicenza gehört zu den vielen italienischen Städten, die das gleiche Schicksal wie Aschenputtel erleiden. Wie die Protagonistin des berühmten Brüder-Grimm-Märchens stehen sie im Schatten ihrer „Stiefschwestern“ und warten nur darauf, in all ihrer Pracht entdeckt zu werden. Denn die großen Touristenmagnete, die ihnen die Schau stehlen, sind nur wenige hundert Kilometer entfernt.
Adesso 1/22 stellt 5 CenerentolaAschenputtelCenerentole d’Italia vor: Vicenza, Ancona, Pistoia, Taranto und Piacenza.
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