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    Puglia: viaggio fantastico nella Terra di Bari

    DIFFICILE
    Adesso 9/2023
    Puglia
    © essevu/Shutterstock.com
    Von Salvatore Viola

    Un amico vi dice: “Sono andato al mare in Puglia”. La vostra reazione sarà: “Ah sì? Che bello! Dove?” La risposta è proprio quella che avevate immaginato: “In Salento. Che città! Che spiagge! Te lo consiglio”. Non c’è dubbio, il Salento è meraviglioso, ve lo dice uno che ci ha vissuto per cinque anni, ma la Puglia è grande, tanto che fino a qualche il decennioJahrzehntdecennio fa si diceva le Puglie, al plurale, una per ciascuna delle la subregioneSubregionsubregioni che la compongono. Dal il promontorioLandzungepromontorio del Gargano fino ai il confineGrenzeconfini della provincia di Lecce, i posti per trascorrere le vacanzeUrlaub verbringentrascorrere le vacanze o da visitare durante un viaggio alla la scopertaEntdeckungscoperta dell’Italia del Sud sono davvero tanti. Alcuni semplicemente incantevolebezauberndincantevoli, per di più con il vantaggio di trovarsi fuori dalle consuetoüblichconsuete la rottaRouterotte turistiche. Significa che ve li potete godere in santa pacein aller Ruhein santa pace, senza la frettaEilefretta né pressione, lontani dalla folla anche in alta stagione.

    Prendete Bari e quel vastoausgedehntvasto territorio, tra il mare e la Murgia, ai confini con la Basilicata, che costituireausmachencostituisce la subregione nota come Terra di Bari. innamorarsisich verliebenMe ne sono innamorarsisich verliebeninnamorato subito, alla prima visita. Chi legge i miei articoli di viaggio penserà che essere di bocca buonagutmütig seinsia uno essere di bocca buonagutmütig seindi bocca buona, inclinegeneigtincline all’innamoramento facile. Ma di che cosa ci si innamora, in fondo? Di ciò che è fuori dal comune, eccezionale, unico. È colpa mia, se in Italia non esiste luogo che non essere fuori dal comuneungewöhlich seinsia fuori dal comune, eccezionale, unico? Quella volta ritrovarsisich wiederfindenmi sono ritrovato all’improvviso con cinque giorni liberi. sprecareverschwendenSprecarli sarebbe stato un il peccato mortaleTodsündepeccato mortale, ma non avendo prenotato né aerei né alberghi, sono semplicemente salito in macchina e partito all’avventura. Una volta raggiunta la costa adriatica, ho puntaresteuernpuntato verso sud e, dopo un la sostaHaltsosta notturna a Vasto, ridenteentzückendridente località marittima in Abruzzo, il giorno dopo girovagareumherstreifengirovagavo già per il Nord della Puglia. Non vi parlerò nei dettagli di quel viaggio, perché non avevo un l'itinerarioReiserouteitinerario da seguire e obiettivi precisi. Quello che non posso dimenticare e che cercherò di trasmettervi è però la la varietàVielfaltvarietà, la ricchezza, ma soprattutto la bellezza di un territorio di cui, purtroppo, si parla sempre troppo poco, ma che rappresenta il il voltoGesichtvolto più autenticounverfälschtautentico di una regione straordinaria dappertutto. Una cosa è certa: ci voglio tornare.

    “Ruvo di Puglia. Le chiese, il castello, i vicoli e una storia praticamente millenariotausendjährigmillenaria. Poi c’è un interessante parco archeologico…  merita, assolutamente”. A parlare è un collega, Giambattista, uno dei nostri grafici. È originarioursprünglichoriginario di Molfetta e, si capisce subito, con questa città marinara a nord di Bari ha un rapporto strettissimo. deliziosoentzückendDeliziosa Molfetta, con quel centro antico che entra praticamente nel mare a formare una piccola la penisolaHalbinselpenisola, dominato dall’antica cattedrale bianca, semplice e al tempo stesso maestosoimposantmaestosa, affacciato sumit Blick aufaffacciata sul porto e visibile dal mare: il Duomo vecchio di San Corrado (XII secolo), in stile romanico-pugliese. Qualcosa lo lega alla presenza dei il Cavaliere TemplareTempelritterCavalieri Templari a Molfetta, testimoniata da diversi documenti. Dove ci sono di mezzo i Templari, si sa, c’è sempre qualche mistero. “Il centro antico una volta era un’isola”, mi spiega Giambattista. “Dove ora c’è Corso Dante, una volta scorrerefließenscorreva l’acqua di un canale. Il centro era separato dalla la terrafermaFestlandterraferma. Era un modo per difendere la città dai il nemicoFeindnemici. Dentro poi, è un il groviglioWirrwarrgroviglio di strade e vicoli così intricato che sembra di perdersi a ogni passo”.

     

    Den vollständigen Artikel finden Sie in der Adesso-Ausgabe 9/23!

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