L'Italia ha ben 8.300 chilometri di costa, con un’l’incidenzahier: Verhältnisincidenza rispetto aim Vergleich zurispetto alla la superficieFlächesuperficie nazionale fra le più alte d’Europa. Il 10% del totale, vale a direnämlich, das heißtvale a dire 780 chilometri, è in Calabria. Non trovare mare e spiagge da cartolina in questa regione del Sud è quindi praticamente impossibile. Un il trattoAbschnitttratto molto bello, ma non ancora conosciuto da tutti, è quello dell’Alto Tirreno cosentino, circa 500 chilometri che da Tortora, al il confineGrenzeconfine con la Basilicata, arrivano fino a Sangineto. È la cosiddetta Riviera dei Cedri, un tratto di costa selvaggiowild, ursprünglichselvaggio e in alcuni punti incontaminato; in altri, specieinsbesonderespecie in la prossimitàNäheprossimità dei centri più frequentati, un po’ troppo cementificatozubetoniertcementificato. La vicinanza di mare e montagne – il Pollino, con il parco nazionale più esteso d’Italia (192.000 ettari), distareentfernt seindista soltanto 15 chilometri dal il litoraleKüstelitorale – rende il microclima molto particolare ed è all’origine di svariatoverschiedensvariati l’endemismoendemische Artendemismi, come la la primula di PalinuroPalinuro-Primelprimula di Palinuro e il il garofano delle rupiFelsennelkegarofano delle rupi. Soprattutto, permette la la coltivazioneAnbaucoltivazione del delicatissimo il cedroZitronatzitronecedro, che proprio fra agosto e settembre diventa protagonista di antichi rituali e tradizioni di grande la suggestioneZauber, Reizsuggestione. Un caleidoscopio di colori e profumi, lunghe spiagge alternatoim Wechselalternate ad alte la scoglieraKlippescogliere che, a strapiombo susteil übera strapiombo sul mare cristallino, disegnano la calettakleine Buchtcalette e grotte da sogno, non sono che una parte dello spettacolo che vi aspetta. Ci sono poi le lussureggianteprächtig, üppiglussureggianti foreste e i fiumi impetuosoreißendimpetuosi che sgorgarefließen, sprudelnsgorgano da la vettaGipfelvette che sfiorarebeinahe erreichensfiorano i 2.000 metri di la quotaHöhequota, borghi dal sapore antico e il tramontoSonnenuntergangtramonti infuocatofeurig, glühendinfuocati.
Terra di miti, mare e natura selvaggia
Nella parte più settentrionalenördlichsettentrionale della Riviera, Tortora e Praia a Mare sono fra le cittadine più vivaci e frequentate del litorale. Le rispettivojeweiligrispettive spiagge, raggiungibili con la Statale 18, formano un il nastroBand, Streifennastro di sabbia mista a piccoli il ciottoloKieselciottoli lungo 6 chilometri. Di fronte, ergersiemporragensi erge la possentemächtigpossente la sagomaUmriss, Profilsagoma rocciosa della più grande isola della Calabria.
il testimoneZeugeTestimone nei secoli di l’assaltoÜberfallassalti pirateschi e la difesaVerteidigungdifese disperate, l’isola di Dino ricorrerevorkommenricorre in miti e leggende dal fascino arcanogeheimnisvollarcano che raccontano, per esempio, dell’approdo di UlisseOdysseusUlisse ed EneaÄeneasEnea o, in un tratto di mare da sempre temutogefürchtettemuto per le sue la mareggiataSturmflutmareggiate, della presenza delle Sirene, capaci con il loro canto di assopirehier: betörenassopire le menti dei il marinaioSeemann, Matrosemarinai. Proprio per questo sarebbe stato erigereerrichteneretto un tempio dedicato alla dea Leucotea, la protettriceSchutzheiligeprotettrice dei il naviganteSeefahrernaviganti. Un eden naturalistico da scoprire con escursioni organizzate in barca che partono dalla cinquecentescoaus dem 16. Jahrhundertcinquecentesca Torre di Fiuzzi, una delle tante costruzioni a presidio della costa, che segnaremarkierensegna l’inizio della spiaggia di Fiuzzi, un’altra bella la distesaFläche, Weitedistesa di sabbia mista a la ghiaiettaKies, feiner Schotterghiaietta. Lungo il il perimetroUmfang, Außenlinieperimetro dell’isola – 3 chilometri senza l’arenile m.Sandstrandarenili –, le scogliere calcareoKalk-calcaree sono Kalkpunteggiatodurchsetzt/ übersät mitpunteggiate di splendide grotte che, a contatto con l’acqua, creano inebrianteberauschendinebrianti giochi cromatici. Fra le più belle ci sono la grotta del Leone, così chiamata perché all’interno uno scoglio ricorda un leone sdraiatoliegendsdraiato, e la grotta delle Sardine, al riparo dai ventiwindgeschütztal riparo dai venti, dove nell’acqua sempre limpidoklarlimpida nuotano il banco di sardineSardinenschwarmbanchi di sardine e si possono vedere le la stella marinaSeesternstelle marine. Poi ci sono la grotta del Frontone, ricca di stalattiti e stalagmiti, e quella delle Cascate, lunga 60 metri, nella quale ci addentrarsivordringen, hineinfahrensi addentra per un tratto anche in barca. Splendida, infine, la grotta Azzurra, un’esplosione di la sfumaturaNuancesfumature create dalla la rifrazioneBrechungrifrazione dei il raggio solareSonnenstrahlraggi solari. I fondali isolani pullulano di vita: le la gorgoniaHornkorallegorgonie rosse e gialle, le l’aragostaLangustearagoste, i il saragoBrassesaraghi, le la cerniaZackenbarschcernie, i il denticeZahnbrassedentici che qui vengono a riprodursi li rendono lo scenario ideale per le l’immersione f.Tauchenimmersioni. In superficie crescono il lentiscoMastixstrauchlentischi, il leccioSteineichelecci, il pinoPiniepini, piante aromatiche e il mirtoMyrtemirto, da cui si ricava un ottimo liquore. Un il sentieroPfadsentiero – che snodarsisich schlängelnsi snoda fra i profumi e i colori della macchia mediterranea e crea un forte contrasto cromatico rispetto al il palloreBlässepallore delle la falesiaKlippe, Klifffalesie – sale fino alla la torre di avvistamentoBeobachtungsturmtorre di avvistamento costruita sul Frontone, l’estremità occidentale dell’isola, a quota 73 metri. La vista è eccezionale e abbraccia tutto il golfo di Policastro, incorniciatoumrahmtincorniciato dalle ultime la propaggineAusläuferpropaggini dell’Appennino. Tutto intorno, si sentono gli lo stridioGekreischestridii degli l’airone (m.) grigioGraureiheraironi grigi e dei il falco pellegrinoWanderfalkefalchi pellegrini che nidificarenistennidificano tra le falesie isolane. Prima di lasciare Praia a Mare, meritarelohnenmerita una visita il il santuarioWallfahrtsortsantuario della Madonna della Grotta, ricavatoherausgeschlagenricavato all’interno di un’enorme cavitàHöhlecavità nella quale sono stati ritrovati il repertoFundstückreperti dal Paleolitico Superiore al VI secolo d.C. È un luogo di grande suggestione, da cui si goderegenießengode anche una splendida vista sul litorale.
Den vollständigen Artikel finden Sie in der Ausgabe 10/19 von Adesso.
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