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Tantissime piazze e strade d’Italia sono intitolarewidmenintitolate a quell’evento storico che ha cambiato la storia d’Italia: la nascita della Repubblica, avvenuta nel 1946 con il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno. La votazione si conclude con 12.718.641 il votoStimmevoti a favore dizu Gunsten vona favore del sistema repubblicano, 10.718.502 per la conservazione della monarchia e 1.498.136 fra la scheda nullaungültige Stimmeschede nulle e la scheda biancaleerer Stimmzettelbianche. I cittadini italiani non sono stati chiamati solo a scegliere tra la monarchia dei Savoia e la repubblica, ma anche a eleggerewähleneleggere i membri dell’l'Assemblea costituenteverfassunsgebende VersammlungAssemblea costituente, incaricarebeauftragenincaricata di redigereaufsetzenredigere la nuova Costituzione della Repubblica italiana, promulgareverkündenpromulgata il 27 dicembre 1947 ed entrare in vigorein Kraft tretenentrata in vigore il 1°gennaio 1948. È un passo importante per gli italiani, appena usciti dalla seconda guerra mondiale e dal il Ventennio fascistaZeit der faschistischen Diktatur in Italien (20 Jahre)Ventennio fascista. E lo è ancora di più per le donne, che sono finalmente chiamare al votozur Wahl aufrufenchiamate al voto, per la prima volta nella storia del paese.
Molte strade e piazze della Repubblica sono state costruite dopo il referendum. Altre, invece, esistevano già e hanno acquisito questo nome in un secondo momento. Per questo motivo qualche volta sono conosciute con uno dei loro nomi originari. Un esempio è la bellissima Piazza della Repubblica a Roma, nota ai romani anche come Piazza Esedra. Il il riferimentoVerweisriferimento è alla grande esedra con la gradinataSteinstufegradinate delle terme romane di Diocleziano, una costruzione semicircolare dotata di colonne ormai scomparsa, ma di cui i palazzi porticati che delimitarebegrenzendelimitano la piazza delimitareaufgreifenriprendono la linea.
Forse la Piazza della Repubblica più famosa di tutte è quella di Firenze, già Piazza del Mercato Vecchio, poi Piazza Vittorio Emanuele II. La Colonna dell’l'abbondanzaÜberflussAbbondanza, posta giusto al centro, racconta il passato di questo luogo: si trova infatti nel il punto d’incontroSchnittpunktpunto d’incontro tra il cardo e il decumano di epoca romana ed è considerata dai fiorentini “l’l'ombelicoNabelombelico della città”. La forma attuale, un grande rettangolo di 75 metri per 100, risalire astammen ausrisale al periodo compreso fra il 1885 e il 1895. Nel 1865, Firenze è diventata capitale del Regno d’Italia e, per adeguareanpassenadeguare la propria immagine all’importante ruolo di guida del paese, ha avviato un progetto di “risanamento” urbanistico. L’antica piazza medievale viene ampliareverbreiternampliata e il ghetto rinascimentale distrutto, per fare spazio a un’ampia area di rappresentanza dal gusto ottocentesco. Sulla piazza affollarsisich drängensi affollano i caffè letterari alla moda, come Gilli, Paszkowski e Giubbe Rosse, che ancora oggi richiamano intellettuali fiorentini e non solo. La piazza cambia così nome: non è più Piazza del Mercato Vecchio, ma Piazza Vittorio Emanuele II, in onore del primo re d’Italia. Soltanto nel dopoguerra prende l’attuale nome di Piazza della Repubblica.
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