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Fregola, mafaldine, garganelli, sedanini o radiatori? Avete indovinato di cosa stiamo parlando? Della pasta, naturalmente! Sì, perché non esistono solo penne, fusilli o spaghetti. I formati di pasta sono centinaia. Scopriamone insieme la storia e le curiosità.
Quale pasta cuciniamo, questa sera? La domanda è tutt’altro che banale. Prima di sceglierewählenscegliere il formato, infatti, bisogna conoscere il il condimentoSoße, Würzecondimento. Solo a questo punto potrete decidereentscheidendecidere se la pasta deve essere corta o lunga, di la semolaGrießsemola o all’uovo, liscioglattliscia o rigatogerippt, geriffeltrigata, piena o bucatohohl, durchlöchertbucata, secca o fresca, trafilato al bronzoauf Bronze gezogentrafilata al bronzo… Insomma, potrete scegliere fra le oltre 300 la varietàSortevarietà di pasta presenti in Italia. Un numero che dimostra l’enorme ricchezza del il patrimonioSchätze, Bestandpatrimonio gastronomico del Belpaese. E se state pensando che in fondoim Grundein fondo un tipo vale l'altroeine Sorte ist so gut wie die andereun tipo vale l’altro e che molti sono praticamente uguali, vi sbagliate di grossogewaltigdi grosso! Ogni formato ha precise la caratteristicaEigenschaftcaratteristiche che lo differenziareunterscheidendifferenziano dagli altri. Scopriamo insieme i diversi tipi di pasta presenti in Italia, da quelli più conosciuti a quelli più particolari, la loro storia e i loro l'abbinamentoKombinationabbinamenti.
Non si può non partire dalla pasta lunga e dagli spaghetti in particolare. declinareabwandelnDeclinati in mille modi, spaghettini, spaghettoni, alla chitarra… sono il formato più consumato in Italia e nel mondo. Proprio per questo non soffermarsisich aufhaltenci soffermiamo molto. Gli ziti, invece, sono tipici di Napoli e del Sud in generale. Sono lunghi (arrivano a 25 centimetri), a tuboröhrenförmiga tubo, cavohohlcavi e lisci, e vengono cucinati con sughi di carne o in il timballoAuflauftimballi dopo essere stati spezzarebrechen, zerbrechenspezzati rigorosamenteunbedingtrigorosamente a mano. L’origine del nome è curiosa: in dialetto napoletano gli ziti sono i fidanzati, e infatti gli ziti venivano preparati soprattutto in occasione delle feste per il il fidanzamentoVerlobungfidanzamento ufficiale. Molto famosi sono anche i bucatini, rotondi e bucati all’interno, con cui si prepara l’amatriciana, e le linguine, piattoflachpiatte e strettoschmalstrette, conosciute anche con il nome di bavette e trenette, soprattutto in Liguria, dove si mangiano con pesto, i fagiolini pl.grüne Bohnenfagiolini e patate. Forse non tutti conoscono i capelli d’angelo, sottilissimi e fragili il filo di pastaTeigfadenfili di pasta che vengono essiccaretrocknenessiccati arrotolareaufrollenarrotolati su se stessi, a formare un il nidoNestnido. Nati in epoca rinascimentaleRenaissance-rinascimentale, erano riservati alle grandi occasioni perché produrli a mano, a causa della loro sottigliezza e fragilità, richiedeva molta pazienza. Si preparano soprattutto in il brodoBrühe, Suppebrodo, nel quale vengono spezzati, ma sono buoni anche con burro e salvia.
Nella categoria della pasta lunga, fresca e all’uovo, troviamo le fettuccine, che prendono il nome dalla la fettucciaNahtbandfettuccia, una la strisciaStreifenstriscia sottile di nastro usata per rifinireveredeln, verzierenrifinire gli abiti, e le tagliatelle, il cui nome deriva da tagliareschneidentagliare. In passato questa pasta si preparava arrotolando la la sfogliaausgerollter Teigsfoglia su se stessa, per poi tagliarla a strisce. Vanno citate anche le pappardelle, il cui nome riprendereaufgreifenriprende il sostantivo la pappaBreipappa, usato dai bambini per indicare la pasta, e i tagliolini, i famosi tajarin del Piemonte conosciuti già nel il Quattrocento15. JahrhundertQuattrocento. La preparazione di questi tipi di pasta è la stessa, quello che cambia è la la larghezzaBreitelarghezza: le pappardelle sono le più larghe e raggiungono il centimetro; poi ci sono le tagliatelle, la cui larghezza corrispondereentsprechencorrisponde a otto millimetri, le fettuccine, che arrivano a un il massimoHöchstwertmassimo di cinque millimetri, e infine i tagliolini, sottili uno, massimo due millimetri. Il condimento ideale della pasta all’uovo è il il ragùFleischsoßeragù, ma è da provare anche il sugo di il fungo porcinoSteinpilzfunghi porcini.
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