Tartufi, gianduiotti, cremini… oltre a essere tutti buoni, sono anche italiani. E sono solo alcuni esempi, perché i cioccolatini italiani hanno una lunga tradizione, che vale la pena di scoprire.
Ricordo che da piccola, quando qualcuno veniva a cena portava sempre una bottiglia di vino e una scatola di il cioccolatinoPralinecioccolatini ben incartareverpackenincartata. Ora, la bottiglia di vino non suscitarewecken, auslösensuscitava alcun interesse in noi bambini, ma la scatola di cioccolatini… Io e i miei fratelli la guardavamo incuriositoneugierigincuriositi fare scommesseWetten abschließenfacendo scommesse su cosa avremmo trovato all’interno. Tutti di un solo tipo o misti? ripienogefülltRipieni di morbida crema, al caramello, con le la nocciolaHaselnussnocciole, al cioccolato bianco? Speravamo che non ci fossero quelli al liquore, ma qualcuno alla fine c’era sempre. Mia sorella essere patito diversessen sein aufera patita dei il gianduiottoNougatpralinegianduiotti, io adoravo i cremini, mentre a mio fratello andava bene tutto. A essere sincera, alla fine eravamo sempre soddisfattozufriedensoddisfatti, perché i cioccolatini erano comunque buonissimi. D’altra parte, in fatto diin Bezug aufin fatto di cioccolato e cioccolatini abbiamo in Italia una tradizione che risalirezurückreichenrisale a diversi il secoloJahrhundertsecoli fa. Torino essere consideratogeltenè considerata la capitale italiana del cioccolato. La prima tazza di cioccolata calda risale al 1560; a farla servire in città per festeggiare il il trasferimentoVerlegungtrasferimento della capitale del il ducatoHerzogtumducato di Savoia da Chambéry a Torino è Emanuele Filiberto. Sempre nella città piemontese nasce nel 1600 la cosiddetta “la merenda reale„königliche Jause“merenda reale”, uno “lo spezza-fameZwischenmahlzeit, “Appetitzügler”spezza-fame” fra il pranzo e la cena che prevede una tazza di cioccolata, preparata con acqua calda e il cioccolato fondentedunkle Schokoladecioccolato fondente, i biscotti (pl.) secchiHartkeksebiscotti secchi da intingereeintauchenintingere e cioccolatini. Vi piacerebbe una merenda così? Quali cioccolatini scegliereste? Noi ve ne presentiamo uno: il diablottino.
Torino è innegabilmenteunbestreitbarinnegabilmente la capitale italiana del cioccolato, ma qualcuno la considera addirittura la capitale mondiale, perché qui è nato il cioccolatino più antico di tutti, il diablottino. Le prime la tracciaSpurtracce di questo particolare dolcetto risalgono alla fine del il Settecento18. JahrhundertSettecento e sono legatoverbundenlegate alla figura del il conteGrafconte Cagliostro. Alchimista ed esoterista, Cagliostro, si narra, lavorando cioccolato fondente, zucchero e vaniglia, preparava dei cioccolatini a forma di la pastigliaPastille, Tablettepastiglia e dalle proprietà afrodisiache. Questa storia non è mai stata provarebeweisenprovata, ma il diablottino è sicuramente il primo cioccolatino d’Italia e del mondo. Dalla la corteHofcorte dei Savoia, dove erano amatissimi, i diablottini arrivano presto in tutta Europa. Nei caffè storici di Torino è possibile assaggiareprobierenassaggiarli ancora oggi.
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