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Il il copioneDrehbuchcopione è sempre lo stesso: “Certo che è proprio brutta”, penso fra me e me ogni volta che arrivo a Genova. percorrerezurücklegenPercorrendo la la sopraelevataHochstraßeSopraelevata, l’l’arteriaVerkehrs(ader)arteria che l’attraversa tagliandola praticamente a metà, non vedo altro che edifici moderni addossatoangelehntaddossati gli uni agli altri e vecchi palazzi lasciati nell’l’incuriaVerwahrlosungincuria. Non c’è da meravigliarsi se puntualmente scuotereschüttelnscuoto il capo, perplessa. a un trattounvermitteltA un tratto, però, scatta la magia. “Sono stato triste da morire per tre giorni, dopo aver lasciato Genova, una città tutta di marmo con dei giardini colmorandvollcolmi di rose. Una bellezza che straziarequälenstrazia l’anima”, scriveva nel 1845 Gustave Flaubert in una lettera all’amico Alfred Le Poittevin. Accade anche a me: più osservo, più riesco ad andare oltre l’l’apparenzaScheinapparenza. Genova ha qualcosa di magnetico, che ti costringe a guardarla finché non riesci a cogliereerfassencoglierne la ritrosospröderitrosa bellezza: solo allora sbucarehervorkommensbucano, come per incantowie durch Zauberhandper incanto, gli splendidi palazzi nobiliareAdels-nobiliari, le maestose chiese, le stradine intricatoverworrenintricate e ricche di fascino. Il punto in cui la città dà il meglio di sé è vicino al porto, dove angoli splendidi conservano la tracciaSpurtraccia delle sue antiche l’origine f.Ursprungorigini marinaroSeefahrermarinare. “Chi guarda Genova sappia che Genova si vede solo dal mare”, canta il genovese Ivano Fossati in una sua famosa canzone. E allora andiamo alla scoperta dei il borgoDorfborghi ancora autentici, dove è possibile perdersi nelle crêuze, gli strettoengstretti il viottoloPfadviottoli tipici della Liguria, fare il bagno o semplicemente goderegenießengodere della bellezza nascosta di questa singolareeinzigartigsingolare città.
Boccadasse
Situato a Levante, nel quartiere Albaro, a poca distanza dal centro storico, Boccadasse è uno dei borghi più belli della Liguria, dove le case, in toni pastello e addossate le une alle altre, si specchiano nel mare creando una vera e propria la festa di coloriFarbenrauschfesta di colori. Il suo nome deriva forse dalla forma della piccola la baiaBuchtbaia in cui sorgeresich erhebensorge, che ricorda una la boccahier: Maulbocca d’asino: bocca d’azë, in dialetto genovese. L’ipotesi più probabile condurreführenconduce però al il torrenteWildbachtorrente Asse, oggi interratozugeschüttetinterrato, che scorreva nella zona. C’è poi la leggenda che attribuisce la la fondazioneGründungfondazione del borgo a un gruppo di pescatori spagnoli, approdarean Land gehenapprodati in questa l’insenaturaBuchtinsenatura durante una la tempestaUnwettertempesta intorno all’anno Mille. I genovesi, nelle calde sere d’estate, dal centrale Corso Italia arrivano passeggiando fin qui, per prendere un gelato o cenare in uno dei tanti locali. Nel quartiere si trova anche la chiesa di Sant’Antonio, che conserva numerosi l’ex votoVotivgabeex voto legati alla vita e ai drammi dei pescatori, perché Boccadasse è rimasto un borgo autentico e vivolebendigvivo dove ancora oggi i pescatori continuano il lavoro dei loro padri. Basta prendere una crêuza e si arriva in spiaggia, dove può capitare, anche se sempre più raramente, di vedere pescatori intentobeschäftigtintenti a rammendareflickenrammendare le la reteNetzreti o a sistemarein Ordnung bringensistemare le barche. Da qualche anno, grazie alla Cooperativa Pescatori, è attivo anche il servizio di il pescaturismoFischereitourimuspescaturismo, per chi vuole mangiare pesce appenafrischappena pescato. Il il ritrovoTreffpunktritrovo è al mattino presto sulla spiaggia dell’antico borgo. Si sale poi sul vecchio il gozzoKahngozzo GE 8317 e si trascorre un’intera giornata da pescatori. Al rientro, si cucina quello che è stato pescato nell’osteria che porta il nome della barca: solitamente pesci che non si è più abituati a consumare, come il capponeKnurrhahncapponi, il pagroSackbrassepagri, la pescatriceSeeteufelpescatrici e il saragoGeißbrassesaraghi. Tornando alla chiesa di Sant’Antonio, non si può non citare la vicina piazzetta dedicata al poeta Edoardo Firpo, che offre un bel punto panoramicoAussichts-panoramico e ospita un il bustoBüstebusto con una storia molto particolare. raffiguraredarstellenRaffigura il Grande Ammiraglio Miguel Grau Seminarioperuan. Nationalheld (1834-1879)Miguel Grau Seminario ed è stato regalato a Boccadasse dai peruviani perché il borgo ricorda molto quello di Piura, in Perù, città nataleGeburts-natale del Grande Ammiraglio, nominato nel 2000 “peruviano del il millenioJahrtausendmillennio”. Per trovare un punto panoramico ancora più scenograficospektakulärscenografico bisogna prendere la crêuza a levanteöstlicha levante della piazzetta. Si raggiunge così il Capo di Santa Chiara, sovrastareüberragensovrastato al Castello Türcke, eretto nel 1903 in stile liberty, da dove la vista sul Levante ligure arriva nelle giornate limpidoklarlimpide fino al il promontorioHalbinselpromontorio di Portofino.
Den vollständigen Artikel finden Sie in der Ausgabe 9/19 von Adesso.
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