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Firenze
463 gradini. Naturalmente a piedi. Una gran la faticaAnstrengungfatica, ma ne vale la pena, perché inerpicarsihinaufkletterninerpicarsi su per le la scala a chiocciolaWendeltreppescale a chiocciola della cupola del Duomo di Firenze è un’esperienza indimenticabile. Nella cupola del Brunelleschi, completatofertiggestelltcompletata nel 1436 dopo ben 16 anni di lavori, gli affreschi sono così vicini che sembra di poterli toccare allungando semplicemente un braccio. Si dice che le scene del Giudizio Universaledt. Titel: Jüngstes GerichtGiudizio Universale, dipinte da Giorgio Vasari e Federico Zuccari nel Cinquecento, costituirebildencostituiscano il complesso di affreschi più vasto al mondo: il il Cristo GiudiceWeltenrichterCristo Giudice è circondato da santi, beati, il dannatoVerdammterdannati, angeli, demoni e profeti, per un totale dimit insgesamtper un totale di ben 700 personaggi rappresentati. Una breve sosta sul il ballatoioGalerieballatoio ci consente di ammirare le vetrate colorate dei cosiddetti “l’occhio del tamburoRundfenster des Tamboursocchi del tamburo”, disegnate da artisti come Paolo Uccello, Donatello e Andrea del Castagno. Ci troviamo a una l’altezzaHöhealtezza di 90 metri e affacciarsi dalla balaustrahier: an die Brüstung tretenaffacciarsi dalla balaustra per guardare dall’alto l’interno di Santa Maria del Fiore far venire le vertiginischwindelig machenfa venire le vertigini. Poi accediamo alla terrazza e la vista sulla città ci lascia senza fiato. Davanti a noi c’è tutta Firenze, con i suoi tetti e le colline verdi che la cingere in un abbraccioumarmen, in einer Umarmung umschließencingono in un abbraccio: un museo a cielo apertoFreiluft-a cielo aperto, una delle più belle città del mondo, dove in uno spazio limitato sono concentrati tesori unici. In Piazza del Duomo, per esempio, dove in pochi metri si possono ammirare il Battistero di San Giovanni, con la sua forma ottagonale, le porte di bronzo, i marmi preziosi; il Palazzo arcivescovileerzbischöflicharcivescovile, il Museo dell’Opera del Duomo, la stessa Cattedrale, che richiese 172 anni di lavori per essere portare a terminezu Ende bringenportata a termine, e il suo campanile costruito da Giotto nel il Trecento14. JahrhundertTrecento, una delle meraviglie del mondo! Insomma, non è certo un caso se ogni anno Firenze è invadereüberfalleninvasa dai turisti.
Le mete più frequentate sono naturalmente i “grandi classici”, come Piazza della Signoria, il Museo degli Uffizi o la chiesa di Santa Maria Novella, che Michelangelo chiamava affettuosamenteliebevollaffettuosamente “la mia sposa”. Si tratta senza dubbio di mete irrinunciabileunverzichtbarirrinunciabili, luoghi di un il pregioWertpregio artistico e culturale tale che, per poterli ammirare, siamo disposti a sopportareertragensopportare anche un po’ di la follaMenschenmengefolla.
Ein ausführliches Reisefeature zu Florenz finden Sie in der Adesso-Ausgabe 03/18 unter dem Titel Stupiscimi Firenze!: Marina Collaci begleitet Sie darin auf Entdeckungsreise fernab von den üblichen Touristenpfaden zum Stadtviertel Oltrarno, der Bürgermeister Dario Nardella stellt das moderne, stetig wachsende Florenz vor und der Museumsdirektor Eike Schmidt erklärt die Neuaufstellung der weltweit berühmten Uffizien.
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