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    C'è pane e pane

    MEDIO
    Adesso 2/2020
    pane
    © Valentin Valkov/Shutterstock.com
    Von Eliana Giuratrabocchetti

    Tagliato a fettein Scheibena fette, in un il cestinoKörbchencestino a centro tavola, o su un piattino per ogni il commensaleTischgenossecommensale, il pane non manca mai, sulle tavole degli italiani. Conosciuto al tempo degli antichi Romani, ha una storia secolarejahrhundertealtsecolare e molto varioabwechslungsreichvaria: durante il il MedioevoMittelalterMedioevo, solo i il monacoMönchmonaci avevano il diritto di panificareBrot backenpanificare, mentre nel il RinascimentoRenaissanceRinascimento quelli del il mugnaioMüllermugnaio e del il panettiereBrotbäckerpanettiere erano mestieri molto diffusi. Fino al boom economico degli anni Sessanta, il pane, soprattutto al Sud, veniva preparato in casa e fare lievitaregehen lassenfatto lievitare per ore nelle la madiatruhenförmiges Möbelstückmadie, poi era lavorato e diviso in la pagnottaLaibpagnotte che si portavano a cuocere nei il fornoBackstubeforni pubblicoöffentlichpubblici. Oggi tutta questa poesia si è persa, ma il pane resta uno degli alimenti più amati dagli italiani.

    In tutta la Penisola esistono più di 250 diversi tipi di pane! Si può proprio dire: regione che vai… pane che trovi!andere Region, anderes Brot!regione che vai… pane che trovi! Ciascuna ha infatti la propria varietà tipica e anche all’interno della stessa regione si trovano tipi di pane diversi. I più diffusi in generale sono i il panino all’olioÖlbrötchenpanini all’olio, mentre nelle zone montane è protagonista il pane di la segaleRoggensegale. Tipico del Nord Italia è il pane miccone, a base di acqua e in grado di mantenersi fragrante per diversi giorni, affiancato da tutte le varie declinazioni locali, come la celebre la michettakleines, rundes Brötchen aus Mailandmichetta milanese, regina dei panini imbottitobelegtimbottiti. Scendendo lungo la Penisola, da non perdere, oltre al celebre il pane toscanoungesalzenes Brot aus der Toskanapane toscano, anche la rosetta romana, la coppia ferrarese, in Emilia-Romagna, e il pane del Duca, orgoglio delle Marche: esiste dalla fine del 1400 e prevede ben sei ore di la lievitazioneAufgehenlievitazione. Più a Sud, le sorprese per il palato continuano in Calabria con la la pitta calabreserundes Fladenbrot aus Kalabrien mit einem Loch in der Mittepitta calabrese, in la PugliaApulienPuglia con il rinomato il pane di AltamuraBrot aus feinem Hartweizengrieß mit krosser Kruste und üppiger Krumepane di Altamura, in Sicilia con la Mafalda, ricoperta di semi di sesamo, e il pane di Castelvetrano, in provincia di Trapani, fatto con farine integrali che profumano di mandorle tostate; e ancora in Sardegna il il carasaudünnes, knuspriges Brot aus Sardiniencarasau, solo per citare la varietà più conosciuta dell’isola. In apparenza avere in comunegemeinsam habenhanno ben poco avere in comunegemeinsam habenin comune, eppure alla base ci sono sempre gli stessi (e pochi) ingredienti: farina o la semolaGrießsemola rimacinatodoppelt gemahlenrimacinata, il lievitoHefelievito, acqua e sale!

    Carasau

    carasau

    Tipico della Sardegna è un pane molto particolare, perché si presenta in il foglioBlattfogli sottilissimi e croccanti. Per ottenere questo risultato, la pasta è lavorata a lungo e fatta lievitare per tre o quattro ore coperta da panni. Concluso il periodo di lievitazione, viene stendereausrollenstesa con il il matterelloNudelholzmatterello fino a ottenere una sfoglia tonda e sottile. Appena messa nel forno, la pasta gonfiarsisich aufblähensi gonfia. Viene quindi tirata fuori e tagliata in modo daso, dassin modo da ottenere due il discoScheibedischi, che vengono rimessi in forno per farli biscottaredoppelt backenbiscottare.

    Una ciabatta come pane

    ciabatta

    Ciabatta, il nome fa sorridere, perché altro non è che il sinonimo di pantofola, una scarpa comoda da portare in casa. Croccante fuori, con la crosta coperta da un po’ di farina, e morbida all’interno, la ciabatta è nata in tempi recenti. Per salvare dalla crisi l’azienda di famiglia, i Molini Adriesi, negli anni Ottanta Arnaldo Cavallari inventa una ricetta unicoeinzigartigunica, da brevettarepatentierenbrevettare e vendere in tutto il mondo. Nasce così ad Adria, in provincia di Rovigo (Veneto), la ciabatta Italia, che ben presto diventa famosa anche all’estero. Perfetta per preparare le bruschette o per spalmarebestreichenspalmare il patèPastetepatè o formaggi cremosi, si presta anche per essere tostata e accompagnare le zuppe.

    6 weitere leckere Brotsorten stellen wir in der Adesso-Ausgabe 02/2020 vor!

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